giovedì 29 maggio 2008

Incontro a Verona


Per chi fosse interessato, Domenica 8 Giugno in una zona denominata Corte Molon nei pressi di Verona si terrà il primo, informale, spassionato, non organizzato raduno di appassionati di aquiloni combattenti durante il quale, chi vorrà, potrà provare a incrociare il proprio filo, "armato" o no, con quello di un avversario, oppure potrà semplicemente volare e divertirsi con il proprio fighter kite.
Attendo eventuali adesioni con commenti a questo post o tramite e-mail.
Chi dovesse presentarsi senza aver aderito non verrà comunque allontanato, ma gli verrà fatto conoscere "il verbo".

*CI RISERVIAMO DI COMUNICARE NELLA GIORNATA DI SABATO LA CONFERMA O L'EVENTUALE ANNULLAMENTO DOVUTO AD AVVERSE CONDIZIONI METEREOLOGICHE...

Questo il link alla mappa (scegliere tra le bandierine a sinistra)
Questo il link per le indicazioni stradali


lunedì 26 maggio 2008

new entry

Ciao Franco !!! e ciao a tutti gli altri fighters fan del blog
spero di aver fatto bene l'iscrizione al blog .Se mi leggete fatemi sapere...
Bye Bye Renzo Beati ( BZ )

domenica 25 maggio 2008

Gli aquiloni combattenti indiani



L'aquilone combattente indiano, chiamato comunemente “Patang” o”Gudda” è forse il più conosciuto tra gli appassionati di aquiloni.

Viene fatto volare in India ma appartiene anche alla cultura Pakistana.
Il materiale con cui viene costruito è comune a molti altri combattenti e cioè carta velina e bamboo.
Ciò non impedisce però ad esperti “kite makers” di creare delle piccole opere d'arte volanti.

Far volare aquiloni:
“Patang baazi”.
E “combattere”, con il filo manijha, cotone imbevuto da una miscela “segreta” di vetro e quarzo.
Tutti insieme sopra le città durante le feste tradizionale o ad oltre 3000 piedi per un combattimento fra “team”.
I più piccoli sono i più comuni, ma le caste più ricche fanno volare aquiloni grandi più di 1,2 mt.

Vola magnificamente con vento leggero, ma una traversa un po' più rigida consente anche di affrontare venti un po' più decisi. Al limite, qualcuno applica dei fori sulla carta usando una sigaretta accesa!

E' relativamente facile da governare e, specialmente con qualche centinaio di metri di cavo, è bellissimo giocarci.
Se opportunamente preparato, reagisce sempre ai comandi, rispettando i tempi di risposta che può dare un cavo esteso per 500-600 metri!
Una miniguida sulla preparazione prima del volo



venerdì 16 maggio 2008

scheda tecnica: Volantin e Necla


VOLANTIN & NECLA

Ecco il combattente tradizionale cileno, dalla caratteristica forma quadrata,
fotografato qui, insieme alla Necla, versione più piccola del volantin.

Un po' di storia...la tradizione del volantin cileno risale a metà del XVIII secolo, e da allora è diventato il protagonista di feste popolari, di giochi, riunioni e jaranas creoli.
Ma la sua presenza ha causato anche disordini e lotte...infatti nel 1795, a causa dei numerosi incidenti dovuti alla caduta dei volantin, è stata introdotta una legge che condannava a sei giorni di prigione chi procurava danni con questi aquiloni.
Nonostante ciò, la sua presenza è diventata indispensabile nella conclusione delle feste nazionali, dove è tradizione misurarsi in duelli a base di volantin e "hilo curado"...che non è altro che un filo di cotone a cui viene aggiunta polvere abrasiva (vetro, oppure quarzo, il top). Lo stesso prodotto quindi, del filo manjha indiano, con la differenza che il hilo curado cileno è fatto con macchinari industriali che consentono una maggiore qualità (in termini di abrasione) rispetto al manjha che è impastato a mano. Chi scrive, dopo 5 minuti di volo a mani nude con hilo curado, si è ritrovato con una manicure perfetta e due manine da signorina, avendo levigato ben benebene i calli...Negli anni, si sono susseguite campagne per la dissuasione dall'utilizzo del hilo curado, arrivando ufficialmente a proibirlo...ma con scarsi risultati, in quanto nessuno rinuncia ai duelli in cielo, per la festa nazionale del 18 Settembre...

I materiali:
Il Cile ha una politica di protezionismo biologico, per cui proibisce l'importazione di piante dall'estero. Il bambù non esiste, e per le stecche dei volantin viene utilizzato il "coligue", pianta simile al bambù, ma che non possiede le stesse caratteristiche meccaniche. Sono canne piene e talmente dure da dover essere lavorate ancora verdi.
La vela del volantin è generalmente di carta leggera, ma si può fare con qualsiasi materiale adatto.
La brigliatura è caratteristica, e prevede tre punti di attacco:
due sull'arco ed uno classico in basso sulla spina.

In volo:
In volo è diverso da qualsiasi altro fighter, ha un carattere ben definito. Tira come un piccolo trattore, e come un trattore dà l'impressione di grande potenza. Pare lento, ma nelle mani giuste è un proiettile...comunque, utilizzando il CARRETE Di cui parleremo in seguito, anche un neofita è in grado di impartirgli brusche accelerazioni...il controllo, secondo il mio parere, è buono ma non eccezionale, altri fighters (sempre a mio parere) gli sono superiori sotto questo aspetto.

LA NECLA:
Quasi lo dimenticavo...è il fratello minore del Volantin (o la sorella?), più piccolo ed adatto a venti forti e rafficati. Questo è un aquilone per veri specialisti, una specie di missile aria-aria, assolutamente da provare, un vero crazy kite!
E' comunque un aquilone che non posso fare a meno di far volare, appena ne ho l'occasione
...
...
Fonti:
per scrivere questo articolo, ho saccheggiato a mani basse il sito di
grande amico, nonchè specialista ed appassionato di volantin
il resto l'ho trovato qui
e qualcosina ce l'ho messa pure di mio...

giovedì 8 maggio 2008

A grande richiesta...



...ecco il progetto del mio buka (cliccate sull'immagine)

Se qualcosa non vi è chiaro, fatemi sapere.

Le misure non sono quelle dei buka tradizionali, come pure l'attacco delle briglie.

Però vola bene.
Qui altri 2 progetti molto più esaustivi:



domenica 4 maggio 2008

Cervia Festival!

nella foto, da sinistra: Franco(now), Renzo, Henry, Graham, Johann, e Carlo.


Ovvero la felicità...


Grazie a due personaggi fantastici, Henry Prat e Graham Jackson, abbiamo dato uno sguardo sul mondo dei fighters, che va ben oltre il classico patang indiano.


Eravamo seduti sulla spiaggia, quando Graham ha aperto la sua valigetta dei tesori, aquiloni bellissimi, mai visti prima.


Il Layang-Layang, combattente indonesiano, aquilone a losanga costruito con carta e bambù eccezionali, e per dimostrarcelo ne ha accartocciato uno davanti ai nostri occhi (ci si è gelato il sangue), poi ha aperto la mano e l'aquilone ha ripreso la sua forma iniziale.


Il Volantin cileno, combattente preferito da Henry, dalla forma quasi quadrata, aquilone che si "sente" tra le mani, sviluppa una trazione superiore alla norma degli altri fighters.


Il Papeteke, bellissimo combattente dell'isola di Java, anche qui stessi materiali degli indonesiani, dalla forma quadrata, con l'arco che procede oltre la mezzeria dell'aquilone, dandogli le caratteristiche punte arrotondate. Ideale per venti leggeri, così come il combattente di Hong Kong, una specie di patang in miniatura, dalla struttura leggerissima.


Abbiamo visto passare pure il combattente brasiliano, dalla caratteristica forma trapezoidale...


Ma più di tutto, è stato bello conoscere queste due persone, e non possiamo fare a meno di augurarvi di avere un giorno la nostra stessa fortuna, e di poterli incontrare anche voi.