giovedì 28 gennaio 2010

Ultime da Inventa il Vento

Mi dispiace rubare spazio al post degli "indiani", ma urge un riepilogo
per la giornata di Inventa il Vento.
Il meteo non pare granchè, però il ritrovo Domenica 31 all'Arci S.Lazzaro
(nella mappa contrassegnato dalla lettera A)
rimane confermato. Questo il programma: al mattino volo nel parco innevato fino alle 12 (ebbene si, prevista neve per sabato). Se il meteo non lo consentirà, ok... ci si rifugerà all'interno dell'Arci a fare 4 chiacchiere fino all'ora di pranzo. Il Bar fa servizio ristorante selfservice, quindi non occorre prenotazione, e chi ci è stato assicura che sia molto più che decoroso ed a prezzi modici.
Poi dalle 13 sarà disponibile la palestra, situata a 5 minuti di auto, quindi non riempitevi troppo di lasagne e tortellini...
A questo Link tutte le info riguardanti la manifestazione indoor.
Ricordo a tutti di portarsi scarpe pulite per la palestra.
Ci vediamo domenica mattina!

martedì 26 gennaio 2010

GOODBYE INDIA 2010
















eccoci qua, so che attendete questo post, abbiamo dovuto attendere qualche giorno per riprenderci dal viaggio a dir poco avventuroso, ma ora sono pronto per il post.






Roberto ha laciato a me l'onore di scrivere questo post, dato che lui lo aveva scritto lo scorso anno. dire che l'india è il paese delle contraddizioni e dire poco. infatti di contraddizioni ce ne sono tante. l'esperienza è stata molto bella e ricca di emozioni. vorrei ricordare che era presente anche Antonio Lumiotis in india, l'amico greco che la maggior parte di noi conosce. e devo dire che è stata una piacevole presenza, abbiamo condiviso diverse cose nel periodo in cui siamo stati assieme, anche le cose negative tipo diarrea del viaggiatore e vari malori inevitabili quando da europei si va in india per le prime volte. a parte queste premesse, arrivo al sodo. le persone indiane dai bambini più piccoli agli anziani, impazziscono quando hanno il filo di un aquilone in mano. noi stranieri nella manifestazione eravamo dei privilegiati, visti e trattati dalla gente locale come delle star. avevamo uno spazio di volo lungo il fiume sabarmati di ahmedabad, spazio transennato e tutti gli spettatori ( da 1 a 95 anni ) fuori dalle transenne. io e Roberto, eravamo gli unici che ci avvicinavamo alle transenne e davamo in mano il filo degli aquiloni statici che avevamo portato in mano ai bambini ( soprattutto ) e agli altri spettatori il filo degli aquiloni. dovevate vedere come si litigavano il filo, è stata un'emozione unica, indescrivibile. nuvole di ragazzini che scavalcavano le transenne per venire a far volare i nostri aquiloni. il vento era leggero ma non troppo e quindi si è volato bene e tanto. l'organizzazione, nei giorni del festival non da un attimo di tregua. ci hanno tenuto impegnato ogni attimo dei primi giorni del soggiorno. anche con uno spostamento in pullman in altra città sul mare del gujarat denominata porbandar. spostamento durato 7 ore all'andata e 8 ore al ritorno il tutto fatto in due giorni, con in mezzo cene e volo con aquiloni vicino alla spiaggia. anche qui stessa scena di cui sopra, assalto dei bambini e adulti al filo dei nostri aquiloni. una cosa che abbiamo imparato in lingua gujarati, (che è diversa dall'indi ) kito kito significa tirare il filo, mentre per lasciarlo urlano dil dil con qeste urla indigene, io mi sono inventato un giochino coi bambini. ci saranno stati 30 bambini col filo del mio aquilone in mano e quando gli urlavo kito kito kito loro correvano indietro tutti assieme tirando il filo e facendo salire il rokkaku che avevano in mano. poi urlavo dil dl dil e tutti correvano in avanti rilasciando il filo per rendere più instabile il rokkaku. questo contatto coi bambini è stata una cosa splendida ricca di forti emozioni. grazie a Roberto che parla bene inglese, abbiamo anche fatto amicizia con dei ragazzi indiani, in particolare il simpaticissimo e disponibilissimo Tarun (ehehehehehehe i terroni ci sono anche in india ehehehehehe), un'altro ragazzo di ceto medio alto, da qui il soprannome little tata anche lui molto simpatico e disponibile. questi due ragazzi, nella prima serata che avevamo libera da impegni del festival, ci sono venuti a prendere in albergo coi loro motorini, identici alle nostre vecchie vespa 125, tipo ET3 della piaggio, e cihanno portato in giro per la città, prima meta il kite market, dove in piccole bancarelle spesso improvvisate per l'occasione si vendevano migliaia di patang e chilomtri di filo, sia di cotone che mangia. a questo punto la difficoltà era quella di scegliere gli aquiloni, per noi migliori e più belli. vi assicuro che non è cosa facile. e poi contrattare il prezzo. dato che vedono gli stranieri, i prezzi lievitano subito. gli amici indiani ci hanno aiutato molto in questo e a loro va un grosso ringraziamento. una cosa che abbiamo subito riscontrato arrivati al kite market è che la maggior parte dei patang in vendita, non erano uguali a quelli a cui siamo abituati noi solitamente. ma da qualche anno, stanno facendo tantissimi patang con la traversa più aperta, questa caratteristica per noi risulta negativa, in quanto, questi nuovi patang girano in maniera meno stretta e meno precisa di quelli che utilizziamo noi, che fra l'altro sono i tradizionali indiani. quindi abbiamo dovuto scovare i negozi, che da una parte nascosti avevano i patang tradizionali. poi c'erano patang molto decorativi, ma poco adatti per il volo e per il combattimento. patang anche molto grandi e di forme strane. altro tipo di patang molto diffuso e molto decorato è quello col fiocchetto di fettuccine di carta in coda, e questi avevano la forma tradizionale. qualcuno lo abbiamo comprato perchè avevano le decorazioni più belle. li vedrete nelle foto e domenica 31 gennaio ad inventa il vento. abbiamo fatto una grossa scorta di filo a 9 e 12 corde quasi tutto panda, ma poi ne abbiamo preso anche di un'altro tipo che ci hanno consigliato gli indiani. quindi lo testeremo al prossimo raduno del fightersbar. IL VOLO CON COMBATTIMENTO SUI TETTI: finalmente arriva il giorno in cui si va a volare sui tetti, peccato io ero costretto a letto con diarrea vomito e febbre, per fortuna con l'ausilio del medico chiamato in albergo e i medicinali da lui prescritti, il giorno dopo ero a posto e pronto per andare sui tetti. a questo punto eravamo liberi dagli impegni del festival e siamo andati sui tetti. l'emozione è superlativa e difficile da descrivere. tanti aquiloni in volo, tutti che urlano in lingua gujarati che sono pronti al combattimento e aspettano in volo l'avversario da abbattere. ad ogni abbattimento urla di gioia ed esultanza sul tetto del vincitore. stereo sui tetti che emanano musiche di tutti i tipi e generi. i proprietari di casa che offrona da mangiare e da bere. il cielo colorato di aquiloni. atmosfera da pelle d'oca, veramente un'esperienza unica. c'era vento a sufficienza, per cui anche noi siamo riusciti, senza troppe difficoltà a far decollare i nostri patang, e abbiamo anche tagliato spesso, ci siamo fatti onore. e quando io e roberto tagliavamo il cavo di un aquiloni indiano, tutte le persone presenti sul nostro tetto esultavano ancor di più di quando erano loro a tagliare. non sono abituati a vedere stranieri che tagliano un indiano. lo straniero più forte è risultato un brasiliano che aveva però un mega carrete, usava volantin e del filo manja che si era portato dal brasile, ha fatto il vuoto attorno a se prima di esssere abbattuto. però non combatteva ad armi pari. noi e gli indiani tiravamo il filo con le mani incerottate per evitare tagli alle dita e la sensazione si sentiva direttamente sulle mani sia quando si tagliava che quando si veniva tagliati. poi la sera stessa siamo stati invitati a cena a casa dell'amico Tarun, io ho assaggiato poche cose, dato che ero stato male il giorno prima, ma erano squisite, mentre Roberto ha potuto approfittare appieno dell'ospitalità indiana. dopo cena la cosa più emozionante della nostra avventura aquilonistica indiana. ci siamo trasferiti nella casa del cugino di Tarun per volo/combattimento notturno sui tetti con patang di colore bianco o giallo ( così erano più visibili ). vi posso assicurare che il combattimento notturno è stato un'emozione unica, c'era un bel vento, più sostenuto che di giorno, dovuto all'escursione termica fra giorno e notte che è notevole. i tetti trasformati in simil ristoranti/discoteche/non so che. fatto sta che le urla e la musica dei tetti sopraffavano i rumori del traffico e sembrava di essere in un mondo a parte, in quei momenti gli indiani si dimenticano di tutto, vogliono solo tagliare gli aquiloni avversari. si dimenticano della fame, della sete, dei problemi, del lavoro, di tutto ciò che può affliggerli e pensano solo a volare, a tagliare e festeggiare. abbiamo volato e combattuto fino a mezzanotte, poi ritorno in albergo col tipico tuc tuc. spero di essere riuscito a trasmettervi almeno una parte delle emozioni che abbiamo provato, anche se non è facile descriverle. spero di non essere stato noioso e di avervi arricchito in qualcosa. poi come in tutte le cose c'è il rovescio della medaglia. abbiamo visto tanta sporcizia, tanta povertà ( tantissima gente che dorme sui marciapiedi con solo una coperta). altri vivono in baraccopoli fatte di bamboo e lamiere. altri chiedono elemosina. molti soffrono la fame ecc ecc. ma il bello è che tutti hanno il sorriso sulle labbra, soprattutto in questi giorni. molti bambini vanno a caccia di patang tagliati e li raccolgono in vari modi anche dagl'alberi e poi o si mettono a volare o li raccolgono e quando raggiungono una certa quantità li vendono. anche perchè la tradizione dice che il primo giorno si vola e combatte sui tetti con aquiloni nuovi, mentre il secondo giorno, si vola e si combatte solo con aquiloni recuperati. però devo dire che questa tradizione non viene molto rispettata. già dopo il primo giorno, girando per la città si vedevano patang abbattuti dappertutto. sulle case, sugl'alberi, sui fili della luce, insomma dappertutto. ovunque ti giravi, la città era colorata dai patang abbattuti e dal manja disperso. per ciò che riguarda il mangia, se ne trova di due tipologie, quello fatto industrialmente e quello fatto in maniera artigianale. quello artigianale spesso viene fatto direttamente in strada. non è raro vedere artigiani che lavorano il manja e lo asciugano per strada. di fabbricatori di patang, per strada nemmeno l'ombra. dopo queste giornate intense di aquilonismo combattente e non, noi ci siamo diretti al nord, in una zona in cui si sono rifugiati i tibetani fuggiti dal tibet in seguito all'invasione distruttiva dei cinesi. anche qui abbiamo visto volare qualche patang e abbiamo visto patang sugli alberi. ma le cose più belle qui erano altre. già dall'aereo ci siamo gustati lo spettacolo della catena montuoso dell'himalaya, innevata, con la totalità della sua maestosità e bellezza. più stupefacente delle nostre alpi per intenderci. una volta atterrati, col taxi siamo saliti di quota fino a 2000 metri per raggiungere l'insediamento dei tibetani in india, Daramshala e Mcleod Ganj. qui abbiamo visitato la residenza del Dalai Lama e diversi templi e insediamenti in cui vivono i monaci. in questa zona, c'è molta più libertà, che è però a mio avviso un'arma a doppio taglio. mentre nelle altre zone in cui siamo stati, l'alcool era proibito e quindi non se ne vedeva in giro, qui anche nei ristoranti e nei negozi, si vendeva tranquillamente, con tutte le conseguenze del caso. abbiamo quindi notato che qui la vita è diversa, più condizionata da vizi e trasgressioni, di cui non sto ad entrare nei particolari. anche i turisti inquesta zona sono diversi. sia in senso negativo che positivo (le contraddizioni dell'india) del tipo c'è immondizia dappertutto magari, e poi per strada non si può fumare, però se ti nascondi in una stradina non principale, li si può fumare. oppure puoi farlo in albergo o nei ristoranti con sala bevitori e fumatori. l'india è così, bisogna prenderla per quello che è con regole e tradizioni molto diverse dalle nostre. il cibo prevalentemente vegetariano ( si trova solo carne di capra e pollo ) è sempre molto piccante e saporito. questo in tutte la parti dell'india che abbiamo visitato. per noi europei spesso risulta piccante al limite dell'immangiabile, si rimane letteralmente a bocca aperta ehehehehehe. però ci sono cose molto buone anche per noi, tipo il masala chai, il the tipicamente fatto all'indiana. the preparato con aggiunta di burro di yuk. il chapati indiano, molto simile alla nostra piadina anche se più piccolo e fatto di farina integrale, viene utilizzato come pane, viene fatto in casa, e cotto du delle teglie particolari di terracotta o in particolari forni, dlla forma un pò curiosa. si trova anche la pasta fatta da loro, ce ne sono di diversi tipi ma sempre molto condite e speziate, come anche il riso. per avere riso bianco bisogna sempre insistere molto. il caffe viene fatto in tantissime maniere, lungo, lunghissimo, americano, ecc ecc ognuno lo fa amodo suo, è sempre molto diverso da un posto all'altro. per me che sono un amante del the, è stata una delizia poterne assaggiare di diversi tipi. the e caffè molto caldi non sono mai pericolosi da bere perchè eventuali batteri presenti nell'acqua vengono uccisi dal calore. nota dolente del viaggio sono stati principalmente i voli, soprattutto quelli con la brithis forse dovuti al particolare periodo dell'anno molto freddo in europa e anche al momento di fermento terroristico, a cui forse questa compagnia è più sensibile di altre, comunque già dalla partenza, una volta arrivati a londra, subito un ritardo di quasi 10 ore nel volo per delhi, di cui 4 ore seduti in aereo aspettando in fila che decongelassero ali e piste. poi al ritorno da delhi a londra, già cospicuo ritardo fin dalla partenza, poi perso coincidenza a londra, ci hanno cambiato il volo dandocene uno per la mattina dopo per bologna anzichè venezia, con pernottamento in albergo a londra. a parte questi disagi di ritardi, vi assicuro che i chek in sono stati strazianti, ogni aeroporto e ogni compagnia, li fa a modo suo vietando quasi qualsialsi cosa, soprattutto per ciò che riguardava il bagaglio a mano. anche il filo manja è stato un problema. però in definitiva devo dire che è stata una stupenda esperienza, che un fighters deve fare almeno una volta nella vita e anche i non fighters. le emozioni sono state molto forti. cosa fondamentale è che per affrontare un viaggio del genere bisogna conoscere benino l'inglese, io non avrei potuto fare questo viaggio senza roberto, e colgo l'occasione, per ringraziarlo pubblicamente per il regalo che mi ha fatto. fra l'altro mi sono trovato molto bene a viaggiare con lui. stavo dimenticando una cosa importante. come invitati al festival c'era un personaggio coreano, che è uno dei migliori custruttori di combattenti coreani, ce ne ha regalato qualcuno e qualcuno lo abbiamo comprato sono davvero molto belli e volano veramente bene, anche se come in tutte le cose bisogna prenderci un pò la mano. sono fatti di carta di riso e bamboo, sono davvero fatti bene. quelli che avevo visto io in italia finora, loro li considerano da appendere al muro e non da combattere. quelli combattenti sono altri. almeno loro ci hanno spiegato così. poi avevano anche un loro raccoglitore di filo fatto in legno molto duro e resistente e di forma molto particolare, che fa le veci del carrete. perchè dicono che il carrete è poco robusto per i coreani e potrebbe rompersi. poi dipende sempre dal vento che soffia logicamente. ora passo e chiudo spero di avervi fatto cosa gradita con questo lungo post, e di non avervi annoiato troppo.

venerdì 22 gennaio 2010

Quando incontrate quest'uomo...


Quando incontrate quest'uomo...

(Michele Tondolo)

Ricordatevi di offrirgli una birra, perchè è solo grazie a lui che oggi sono arrivati questi...


20 yoyo, ideali per il volo Fighter e indoor.
Io ne tengo 3-4, gli altri sono a vostra disposizione.
Il totale è di 50 euro per 20 pezzi, cioè 2,50 al pezzo.
Mi porterò lo scatolone ad Inventa il Vento,
mi raccomando soldi contati, please...
e di nuovo,
Grazie Mikè!

giovedì 21 gennaio 2010

Kite Day

Per voi tutti, ecco una vera e propria "chicca" dal nostro amico Daniel "Videomaker" Trigo . Il video ha partecipato al Nikon festival che si è appena concluso, rendendone solo ora possibile la pubblicazione.



martedì 19 gennaio 2010

Inventa il vento 2010


Ciao fighters, vi aspettiamo il 31 a Bologna per inventa il vento.

Tullo

Mi inserisco nel post di Tullo, per questioni di servizio...avevo pensato di fare una tavolata all' Arci S.Lazzaro alle 12, per consentire a chi viene da lontano di partire al mattino con calma, farsi magari una volata al parco dell'arci se il meteo lo consente, poi un pranzetto veloce e via in palestra...se vi interessa, postate l'adesione con un commento, che alla fine della settimana vado a prenotare...
Franco

In ONORE di...




Renzo (Il Layang) e Tommaso (Il Patang) (nelle foto aqui che mi hanno regalato loro) oggi sono ritornato A VOLARE ad ArtePozze! Voli radenti in orizzontale da non credere (vedi foto). Grande emozione e due (dico due!) aqui distrutti :-( Un Patang exploso in volo, un Layang caduno nel prato pieno d'acqua... Amen.
Domani replica ma sicuramente con campo di volo più asciutto sopra tutto l'aria.
A presto e buon volo a tutti!

Renzo ci sei? Più sentito non ti abbiamo...:-(

PS: Fighter quando venite a far una giornatina qui con noi? Attendo info... ciao cari!

sabato 16 gennaio 2010

Domenica 17 ritrovo annullato


Abbiamo dato un'occhiata alle previsioni meteo, e deciso di rimandare l'incontro a data da destinarsi. Alla prossima!

giovedì 14 gennaio 2010

OGNI VACANZA UN BAGAGLIO IN PIU' ..



Come promesso a Tommaso .. rieccomi ...
Durante le vacanze estive in Francia del nord , sono tornato con uno scatolone pieno di aquiloni di ogni tipo ( molti dei quali condivisi a Cervia ) ..
Nelle vacanze Natalizie appena passate sono ritornato in Francia , ma questa volta a Sud .. non sono tornato con aquiloni nuovi , ( per poco ) ma ho fatto un acquisto meritevole .. allego alcune immagini ..



Nonostante il vento da paura che ha soffiato per due giorni , notte compresa , non ve lo consiglio in camper .. ad un certo punto si e' potuto volare , il cielo non era un gran che .. ma il mio aquilone , era in buona compagnia ... ( aerea )..


martedì 12 gennaio 2010

MAI NESSUNO L' HA DETTO !!




Perche' mai nessuno mi ha detto quanto e' rischioso usare un carrete...
Allora ... mi spiego ... Domenica , giornata di vento a tratti sostenuto , decido di veder volare uno dei miei patangoni ..
Lo attacco al carrete e subito prende il volo ... tira, tira anche parecchio , il filo di poliestere fischia .. il carrete non fa fatica a sbobinarsi e nel giro di qualche minuto , il chilometro e' superato ..
Tutto stupendo ..
Quando decido di riavvolgere, il lavoro si fa duro ... la tensione del cavo si fa sentire ma pian piano riavvolgo .. mancavano circa 100 metri quando ho cominciato ha sentire degli scricchiolii.. all'inizio non capivo .. la conclusione si vede dalle foto ... Non ho parole ..

domenica 10 gennaio 2010

Uttarayan 2010



Come proposto si è deciso di festeggiare Uttarayan anche quest'anno.
Il nostro passato primo incontro celebrativo è stato uno dei primi di combattimento... non eravamo in tanti, ma Roberto ci salutava dall'India.
Quest'anno sarà via anche Andrea e forse saremo ancora meno visto il periodo invernale che poco stimola una spiaggia fredda per una giornata domenicale... e alcuni fighters sono ben noti per il periodo di letargo.
Le previsioni non sono perfette, ma la speranza è tanta... io ho voglia di volare lontano e anche di rivedere Franco e Dario che hanno già dato quasi certezza di presenza... quindi si lancia il post ufficiale.
Ritrovo domenica 17 in quel di Cervia zona centrale "SprintKite" lungomare Grazia Deledda angolo Milazzo: chi c'è c'è chi non c'è è una losanga.

venerdì 8 gennaio 2010

Papagaios de guerra (São Luis - MA - 1986)

visto che è un argomento particolarmente dibattuto in questo periodo e dato che è un poco che tengo nei miei preferiti questo video "storico" mi sembrava cosa buona condividerlo...

martedì 5 gennaio 2010

2 0 1 0 . . .

Il freddo inverno non stimola al volo e, forse, nemmeno agli incontri...
Qualcuno però sta partendo per l'India, alzerà in volo
i suoi aquiloni
e
racconterà che nella lontana Italia
uno sparuto, ma sempre meno sparuto, gruppo di persone è appassionato di "fighter kites".
Il nostro cuore è con loro!

Il 2010 è l'anno di Dieppe e, mi auguro, anche l'anno in cui potremo incontrare finalmente Nesko, e rivedere Henry ed altri amici.

Domenica 17 gennaio potrebbe essere il primo appuntamento dell'anno, a Cervia.
Se metto il naso fuori dalla finestra mi passa la voglia di immaginarmi a prendere il treno x Bologna alle 5 di mattina, come l'anno scorso; la temperatura, ultimamente, non sale sopra lo zero nemmeno di giorno. Però mi piacerebbe sapere se, rinunciando, mi perdo qualcosa.
Eventualmente, meteo permettendo, chi ha voglia di incontrarsi?

Resta inteso che ci si vede comunque domenica 31 a Bologna x InventaIlVento.
A presto!!

lunedì 4 gennaio 2010

Acquisto pipas e carretilha

Ciao a tutti quanti e, prima di tutto BUON ANNO!
Ho finalmente ricevuto risposta da un brasiliano che produce sia carrete che pipas (http://www.flogao.com.br/pipasdopiaui) e sto trattando per acquistare degli aquiloni.
Mi chiedevo chi potesse essere interessato alla cosa in linea di massima, i prezzi son completamente da definire ed anche le modalità
E' solo un sondaggio preventivo, tanto per capire come muovermi.
Ciao a tutti!