domenica 25 maggio 2008

Gli aquiloni combattenti indiani



L'aquilone combattente indiano, chiamato comunemente “Patang” o”Gudda” è forse il più conosciuto tra gli appassionati di aquiloni.

Viene fatto volare in India ma appartiene anche alla cultura Pakistana.
Il materiale con cui viene costruito è comune a molti altri combattenti e cioè carta velina e bamboo.
Ciò non impedisce però ad esperti “kite makers” di creare delle piccole opere d'arte volanti.

Far volare aquiloni:
“Patang baazi”.
E “combattere”, con il filo manijha, cotone imbevuto da una miscela “segreta” di vetro e quarzo.
Tutti insieme sopra le città durante le feste tradizionale o ad oltre 3000 piedi per un combattimento fra “team”.
I più piccoli sono i più comuni, ma le caste più ricche fanno volare aquiloni grandi più di 1,2 mt.

Vola magnificamente con vento leggero, ma una traversa un po' più rigida consente anche di affrontare venti un po' più decisi. Al limite, qualcuno applica dei fori sulla carta usando una sigaretta accesa!

E' relativamente facile da governare e, specialmente con qualche centinaio di metri di cavo, è bellissimo giocarci.
Se opportunamente preparato, reagisce sempre ai comandi, rispettando i tempi di risposta che può dare un cavo esteso per 500-600 metri!
Una miniguida sulla preparazione prima del volo



3 commenti:

Anonimo ha detto...

...e miniguida finalmente fu!
grazie Renzo per i tanti consigli e con te grazie anche ad altri [come non sarebbe possibile non citare l'ironico franco] per la sopportazione dovura a chi entra in questi giorni per i primi voli.

franconow ha detto...

Le più vive felicitazioni per l'ultimo articolo nato, da franco(now) e famiglia...sappiamo che è stato un parto lungo e difficile, e speriamo che la puepuera stia presto in salute, pronta a regalarci altri post...
ma quale ironico, io sono serissimo, prova un po' a chiedere in giro...

G65 ha detto...

personalmente per regolare la briglia uso il "sistema americano".
Faccio una piccola asola con lo stesso materiale della briglia, dopodichè la inserisco con un nodo a doppia bocca di lupo (o larkshead per gli anglofoni o prussik per gli appassionati di montagna) in modo che possa scorrere per le regolazioni ma resti serrato sotto trazione...
Ai fori per le briglie metto generalmente quei rinforzi autoadesivi che vengono usati per rinforzare i fori i fogli dei quaderni ad anelli.