lunedì 3 agosto 2009

Weilà ragazzi/e che ne dite?



Sto elaborando il mio nuovo carrete! Ancora non è terminato e in più ho deciso di inserire due cuscinetti al posto di uno... Vediamo alla fine come "gira"! Sicuramente ne rifaccio un'altro, mettendo in pratica l'esperienza acquisita nel fare questo... Volare alto senza carrete è dura assaje... A presto bye e buon vento!

18 commenti:

Storgio ha detto...

Bello!
Mi sembra che tu abbia usato una bella essenza, fa la sua figura.
I punti sfavorevoli sono, a mio modesto parere:
1.sembra molto pesante
2.I bastoncini non mi piacciono, preferisco il tamburo pieno
3.Mancano le stondature

CMQ davvero ottimo lavoro!

Mauri ha detto...

Ciao, il legno è Iroko, non è tanto pesante (vedremo dopo alcune ore di volo :-D), pure io preferisco il tamburo (prox pezzo...).
Il carrete è ancora allo stato grezzo, lo devo carteggiare tutto e stondare; poi passatina di olio (speciale)e cera finale; lascio perdere la gommalacca...
Sono alle prime armi e mi son voluto cimentare; ringrazio te, Franco e Gianni (Carretuglia, davvero prezioso per info riguardanti cuscinetto, vite, etc.).
Be intanto mi son divertito e procedo. A presto!

Storgio ha detto...

Attendiamo info sulla rotazione!
Buon lavoro :-)

R e n z o ha detto...

A proposito Storgio...quello che ti ho commissionato (con estrema calma!) me lo lasci grezzo che poi me lo tratto io, grazie.

Io, di Iroko ho i pavimenti di due stanze, è un legno alquanto duro; non hai fatto faica a lavorarlo Mauri?

Mauri ha detto...

Si, è molto duro e abbastanza difficile da lavorare... ma ne valeva la pena, è un legno molto bello da sentire in mano e trasmette una buona energia e in più desideravo durasse nel tempo :-) Ora devo carteggiarlo tutto con calma... lo lascio naturale passando solo olio e della cera.
Stasera ho volato fina a quasi notte fonda, i Layang mi piacciono sempre di più, anche se ancora non ho focalizzato bene quale è il comportamento "standard" di questo tipo di aqui. Riflessione puramente tecnika: ma un carrete che ha una rotazione troppo accentuata, va poi bene? Che leghi un pochino appena appena non andrebbe meglio? :-)

R e n z o ha detto...

Più gira sciolto, meglio è; te ne accorgi quamdo recuperi.
Se ti da fastidio in fase di rilascio,il gioco si fa frenandolo con la mano se l'aqui tira molto.

benini andrea ha detto...

più gira agevolmente meglio è come ti ha già spiegato renzo, più leggero è meglio è perchè alla lunga se è troppo pesante, stanca. la cosa difficile nel carrete è di ottenere che giri bene senza ondeggiamenti nella rotazione anche veloce, mentre per la velocità, mi sembra che tutti più o meno vadano abbastanza bene. altra cosa da curare secondo me è che i fori dove si inseriscono le dita in fase di raccolta filo, siano ben lisci, onde evitare abrasioni eccessive alle dita che si verificano anche con superficie interna dei fori estremamente liscia. altro difetto riscontrato in qualche altro autocostruito è lo spessore fra il tamburo interno e le sponde ( ovvero dove viene raccolto il filo ) se è inferiore ai 2.5 cm secondo me risulta difficoltosa un'agevole raccolta veloce del filo che spesso tende ad uscire dalla sede e ad attorcigliarsi alle mani o alle dita o al manico del carrete. poi il manico del carrete deve sporgere qualche cm dalla sagoma, in modo da non avere problemi di abrasione al dorso della mano che tiene il manico, sei ha bisogno di ulteriori dettagli chiedi pure, da ognuno riceverai consigli preziosi.

benini andrea ha detto...

anch'io sono per l'utilizzo di legno massello anche se risulterà un pò più pesante del multistrato, ma l'effetto estetico e il valore del manufatto ne giovano enormemente

Mauri ha detto...

Penso ne rifarò un'altro...
In generale ci sono, è bello pesante, ma ci farò il muscolo :-) mi interessa che sia di legno "tosto" quindi ho usato Iroko, gira bene, ma farò una versione finale con manico a due cuscinetti (era troppa la voglia di provarlo e avevo 1 solo coscinetto per ora), devo rifinire i 6 fori poi per il resto sono nei canoni che mi dicevi, dai pioli al bordo leggo 26/27 mm in altezza intendo (spazio per il cavo), il manico esce di 6 cm oltre la sagoma, direi che mi piace! Ho dato olio paglierino e cera d'api neutra finale :-)
Ps: il carrete sarà utile per volare alto, ma a me me piace volare col filo in mano e il rocchetto per terra dietro di me... :-D che sia una mania? Ciao a presto e grazie dei consigli!

Storgio ha detto...

Io uso come modello quello cileno di Franco e la sponda per il filo, considerato il tamburo da 22cm ed il carrete da 25cm in totale, è di 1.5.
Se i cileni lo fanno così direi di fidarmi :-)

Storgio ha detto...

Aggiungo che il massello è molto più bello del multistrato ma che, per sua natura intrinseca, è molto meno "fermo" del multistrato.
Il peso poi non lo trascurerei, con un multistrato in Okume stai attorno ai 300gr per il carrete finito, mi pare un ottimo risultato...

Mauri ha detto...
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Storgio ha detto...

E' indubbio che sia il legno la vera anima del carrete e che sia quello che poi teniamo in mano, è altresì vero che un multistrato di qualità, impiallicciato in ebano e acero birdseye come sto facendo ora non ha nulla da invidiare a nessun massello, ne al tatto ne esteticamente.
La questione della rotazione che deve essere in asse perfetto è invece un dato di fatto, quando sei in volo meditativo e lasci il cavo libero il carrete gira molto velocemente e se gira male...ti da fastidio, e parecchio.
Altro dato di fatto è che se tu sei soddisfatto del tuo lavoro e del tuo carrete non puoi desiderare nulla di più :-)

Mauri ha detto...

Amo il mio carrete fatto a mano, in legno massello con tutti i suoi pregi e difetti e... ora mi cimento a farmi un yo yo in legno massello :-)
A presto e buon vento!

andrrea benini ha detto...

se ti può essere utile per gli yo-yo in legno massello, noi abbiamo utilizzato legno di cedro, si lavora bene rimane leggero e ha delle belle venature, abbiamo provato anche altri tipi di legno ma abbiamo ottenuto risultati peggiori ( acero, tulipì e forse qualcos'altro che non ricordo ora ) aspettiamo i risultati dei tuoi capolavori. li farai col tornio?

Mauri ha detto...

Allora parto alla ricerca di un pezzo di cedro! Ah, non so ancora con cosa posso realizzarlo... il tornio non lo possiedo e in alternativa come lo potrei fare?

andrea benini ha detto...

io li faccio fare, ad una cooperativa sociale, dove c'è un ragazzo bravo col tornio, li faccio lasciare grezzi come li tira giù dal tornio e poi li rifinisco io finendo di dargli la forma definitiva con raspa da legno e carta vetrata, perchè da una parte rimane lo spigolo vivo, dato che con lo scalpello si riesce ad entrare solo da una parte. poi lo rifinisco ulteriormente con gomma lacca e carta vetrata dando circa 10/15 mani di gomma lacca, fino a che non ottengo un risultato soddisfacente sia per ciò che riguarda il confort di utilizzo sia per ciò che riguarda l'estetica. alla fine risultano lucidi e lisci. senza tornio secondo me è difficile poterli realizzare, e anche col tornio bisogna stare attenti ed essere capaci perchè è pericoloso tornirli. tu come pensavi di procedere? altrimenti puoi utilizzare la stessa tecnica utilizzata per fare il tamburo del carrete, vengono meno belli, ma sono molto più semplici da realizzare, forse sono anche un pò meno pratici all'utilizzo ma non ne ho mai provati

Roby ha detto...

suppongo che tutti conoscano la vernice all'acqua,io sul carrete di Stogio ho dato quella.pratica nella stesura veloce nell'asciugare.