sabato 21 marzo 2009

Indiani...e layang

Oggi pomeriggio ho volato con dei layang nel mio "corridoio del vento".
Il vento era forte, le raffiche arrivavano a 50 kmh. In questi giorni il "foehn" è particolarmente intenso e fastidioso.
Mi porto sempre dietro dei rocchetti e yo-yo in più per eventuali pakistani,indiani (oggi anche indigeni locali - [ho diffuso il verbo...]) che mi chiedono di far volare degli aquiloni.
La prima cosa che fanno, se dò loro dei patang, è controllare la briglia: anche se gli dico che va bene così, loro devono comunque fare qualche nodo. Io, molto umilmente, li lascio fare.
Oggi ho dato un layang (visto il vento forte) ad un ragazzino indiano che avevo visto molto capace altre volte (avete mai fatto un 360° con un patang?).
Ho cercato di spiegargli che quello
non era un patang!, ma vedendo la spiccata "picchiatura" ha pensato bene di modificanre la briglia in modo abnorme, regolandola praticamente come per un patang.
Ho insistito, conscio che mi capisse perché parlava bene l'italiano.
Non c'è stato verso.
Avrei benedetto, forse, in quel momento la briglia "dinamica americana" di Giacomo...
C'era quel povero layang che sbatteva in quà e in là facendo un perenne "cobra"a 4 metri da terra e si sollevava solo dopo notevoli strattoni.
Non credo si sia convinto perché ci ha "volato" per un quarto d'ora.
Morale della favola: oggi, nonostante la mia indole, ho provato un senso di insofferenza verso un mio simile proveniente da un altro paese, troppo radicato nelle sue convinzioni.(E' comunque durato poco)
Un po' lo capisco: è come se mi dessero del prosciutto crudo e volessi tagliarlo a tavoletta come si fa per lo speck...Bah!
A Viareggio! A Viareggio!!

2 commenti:

Tommaso ha detto...

... diventa sempre più reazionario!!!
insomma dopo aver fatto scappare la rana in croce dal museo di bolzano sono sicuro che è intervenuto anche con la sindachessa napoletana [sicuramente una sua ex amante] per la censura del cristo "on condom"... povero il mio Maestro e le sue arterie caloppanti... ha sicuramente bisogno di passare un poco di tempo in campo volo, sente la primavera...

franconow ha detto...

Renzo, hai appena illustrato quella che è la nostra debolezza, ed anche il nostro punto di forza.
Noi, al contrario dei nostri "colleghi" fighters che provengono da paesi con tradizione millenaria di combattimenti di aquiloni, possiamo scegliere quali materiali usare, cercando il meglio che questi paesi possono offrire. Possiamo scegliere se volare con Patang, Layang, Pipas, Buka, Volantin, e mi fermo qui per citare solo i più conosciuti. Il ragazzino indiano che è un fenomeno coi Patang, e diventa disarmato se attaccato al filo si ritrova un Layang, avrebbe però bisogno di un bagno di umiltà...sii meno condiscendente, in fondo sei il Maestro Yoda, accidenti!